Preparare la valigia e prendere le ultime cose: basta questo per iniziare le tanto attese vacanze?
In realtà manca un elemento fondamentale: la capacità di gestire correttamente punture di insetti o bruciature da medusa. E non si tratta affatto di un dettaglio trascurabile.
Paolo Maurizio Soave, esperto del Centro Antiveleni del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCCS di Roma, spiega infatti che pizzichi e morsi di insetti o pesci sono molto più frequenti d’estate rispetto alle altre stagioni. Il problema più comune? Una gestione scorretta degli avvelenamenti.
🏖️ AL MARE
In caso di punture da animali marini come meduse o tracine, l’esperto raccomanda:
«Evitate i rimedi tradizionali come ammoniaca e urina: è sufficiente immergere la parte colpita in acqua calda o sabbia calda, poiché il calore disattiva il veleno».
In un secondo momento si possono applicare pomate cortisoniche, facendo attenzione a non esporre la pelle al sole dopo l’applicazione, per evitare macchie cutanee.
Nel caso delle meduse, è utile strofinare delicatamente il sito colpito con un oggetto in plastica rigida (come una tessera o una carta) per rimuovere eventuali frammenti di tentacolo rimasti attaccati.
🏞️ IN MONTAGNA (E CAMPAGNA)
Ragni e scorpioni presenti in Italia non rappresentano generalmente un pericolo. Tuttavia, insetti come api e vespe, molto attivi in estate e attratti da cibo e bevande, possono provocare punture fastidiose.
Cosa fare:
- Estrarre con cautela il pungiglione, evitando di romperlo.
- Applicare impacchi freddi o ghiaccio per ridurre gonfiore e dolore.
- Utilizzare pomate cortisoniche e antistaminiche per alleviare i sintomi.
⚠️ Attenzione: in caso di reazione allergica grave (con sintomi come difficoltà respiratorie), è fondamentale chiamare subito i soccorsi per l’eventuale somministrazione di adrenalina.
🐍 LA VIPERA
La vipera è l’unico serpente velenoso presente in Italia. Se si subisce un morso, è necessario recarsi il prima possibile al pronto soccorso.
Il veleno può causare:
- Dolore e gonfiore localizzato
- In alcuni casi, una reazione sistemica attraverso i vasi linfatici
Il siero antivipera va somministrato solo se strettamente necessario, poiché può provocare shock anafilattico e deve essere gestito in ambienti ospedalieri attrezzati.
In attesa dei soccorsi:
- Effettuare un bendaggio blando con garza elastica per comprimere delicatamente la zona colpita e rallentare la diffusione del veleno nei vasi linfatici.